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By FunnyKing

Al secolo Paolo Rebuffo (FunnyKing), sono laureato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Genova, ho lavorato come promotore finanziario presso l’agente di cambio Del Carratore-Gambarotta , Gestnord Intermediazione Sim e Bregliano Sim poi come responsabile dell’area trading mobiliare del gruppo Istituto Ligure Mobiliare una merchant bank genovese.  Ho svolto l’incarico di Investor Relator di Le Buone Società Spa (oggi LVenture Group.), azienda quotata in borsa.

Attualmente vivo e risiedo in Svizzera e lavoro come advisor per la società di gestione CamponovoAM.

Incidentalmente dal 2009 ho creato e animo il blog di informazione finanziaria indipendente più letto in Italia (e presto nella Svizzera Italiana) ###############

 

Recentemente una banca tedesca ha cominciato a imporre tassi negativi sui depositi dei correntisti, dal Fatto Quotidiano:

La Raiffeisenbank di Gmund applicherà una commissione di deposito dello 0,4% ai correntisti più abbienti a partire dal prossimo settembre. E’ la prima volta per un istituto privato…

In svizzera le banche che applicano tassi negativi sono oltre le dita di una mano, e entro un anno al massimo tutte le banche svizzere lo faranno oppure chiederanno ai clienti di usufruire di servizi a valore aggiunto e dunque costosi.

Ed è normale, anzi è doveroso per le banche se vogliono rimanere in equilibrio economico.

I vari articoli e post che gridano allo “scandalo” al “furto” sono frutto di una profonda ignoranza e spesso di malafede (perchè sarebbe colpa dell’Euro o dei tedeschi immagino).

In una situazione di deflazione e di tassi negativi indotti dalle politiche delle banche centrali gli istituti di credito devono adeguarsi sia azzerando o quasi i tassi con cui concedono prestiti (in Danimarca ci sono mutui negativi, in Svizzera ci stanno arrivando) sia applicando tassi negativi ai depositi.

In effetti c’è un equivoco: normalmente le persone pensano di fare un favore alle banche lasciando in deposito i propri risparmi, mentre non è affatto così. Le banche NON hanno bisogno di liquidità, di quella ne hanno fin troppa.

Le banche hanno bisogno di vendere prodotti a valore aggiunto, ovvero servizi da prezzare al correntista. Se il correntista si “limita” a lasciare i soldi in banca allora dovrà pagare LUI per avere il privilegio di poterlo fare. In alcuni casi è anche possibile che alcune banche optino per bittare fuori alcuni clienti che sono solo un costo. Mi spiego, siccome applicare tassi negativi è una scelta di marketing con ricadute negative, alcune banche potrebbero optare di mandare una lettera ad alcuni correntisti intimandoli di chiudere il conto e cercarsi un’altra banca. Si lo possono fare, non è un diritto ottenere un conto corrente ne è un dovere per una banca offrirlo a tutti.

Quindi ricapitolando, i tassi negativi sui depositi, esattamente come i tassi negativi sulle obbligazioni sono il nuovo normale, e duqnue bisogna trarne alcune conseguenze:

  1. Che detenere valuta cartacea torna ad avere un senso
  2. Che detenere oro fisico (o altri preziosi)  torna ad avere un senso anche per investitori meno sofisticati
  3. Che esiste una prateria di triliardi di euro/dollari/yen che entreranno nel mondo delle criptovalute.

Non ci credete?

E vabbeh, me ne farò una ragione.

Siate consapevoli, siate preparati… e magari mettevi in portafoglio qualche miliardo di Satoshi

(N.d.R.)  Ringrazio Paolo Rebuffo (FunnyKing)   http://www.rischiocalcolato.it

 

 

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