Dal nostro amico Piero Di Bello
Siamo alle solite, il fisco italiano attraverso la Corte di Cassazione ha considerato corretto l’accertamento induttivo per elusione fiscale basando la sua presunzione sugl’utili modesti dichiarati dal contribuente.
Analizzando approfonditamente l’accertamento è venuto fuori che la società preferiva non licenziare, riducendo i margini di guadagno al minimo facendo si che tutti gli operai potessero portare uno stipendi a casa ogni fine mese.
Il contribuente proponeva ricorso alla commissione provinciale che dichiarava legittimo il comportamento della società. L’Agenzia delle Entrate non contenta propone ricorso davanti ai giudici tributari regionali che confermano la sentenza della commissione provinciale.
L’Agenzia delle Entrate ricorreva, in ultima istanza, dinanzi alla Corte di Cassazione che guarda il caso dava ragione all’Agenzia delle Entrate.
Chi nomina i giudici della Corte di Cassazione? Perché la Cassazione all’ 80% porta alla vittoria del contenzioso l’Agenzia delle Entrate?
Sono senza parole, perché è la conferma che viviamo in un paese senza diritti, dove l’imprenditore viene prosciugato di tutto.
E’ ora di andare via da questo paese.
Dove?
Albania, Malta, Bulgaria, Inghilterra, Germania, non importa dove, l’importante è lasciare il deserto.
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